Considero una cruciale relazione il connubio strumentista-strumento e mi piace lavorare in sintonia con il cliente per arrivare ad uno strumento “PERSONALE”.
Prediligo gli strumenti equilibrati, con volume e proiezione e soprattutto senza “buchi di emissione” specialmente nel registro dei cantini, che nel nostro strumento sono sempre la parte piu’ difficile da ottenere. Non sopporto andare ad un concerto ed alla terza fila giá dover tendere l’orecchio…
Faccio volentieri uso delle doppie fasce ed a volte anche dei doppi fondi. Ne risulta una chitarra molto potente, con grande proiezione e corpo del suono “grosso”, ricchissima di armonici, con un largo spettro di risposte dinamiche, varietá di colori e toni, chiarezza cristallina e gran sustain, notevole separazione tra corda e corda.
Amo in egual misura sia l’abete che il cedro. Uso volentieri la sequoia purchè ultrastagionata.
Anche se quattro parole per i miei strumenti le ho spese, sono dell’idea che alla fine… “parlano le chitarre”.
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Maestro, guardo i suoi strumenti con infinità umilta, e mi inchino alla sua esperienza.Sono un assemblatore di legni a forma di chitarra, e vedendo i suoi lavori mi viene voglia di smettere.
Con infinita ammirazione
Romano Gambacorta
Roma